Lo stesso Castello, sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, possiede notevoli strutture sotterranee, sia di età romana, sia coeve alle edificazioni di età aragonese e vicereale. Nell’immagine è possibile osservare le tecniche di corda impiegate nel 2010 per raggiungere due cisterne romane poste nella parete verso mare sotto il castello, in collaborazione con gli amici del Gruppo Speleologico del C.A.I. di Napoli.
Il Museo ospita anche la copia di un’iscrizione relativa all’Acquedotto Augusteo, che si trova all’interno di una galleria poco nota in località Scalandrone. L’iscrizione riporta una data corrispondente al 30 dicembre 10 d.C. Grazie al sostegno fornito dalla società A.R.I.N., è stato possibile celebrare il bimillenario dell’iscrizione il 30/12/2010.
Calata con tecnica speleologica di corda sotto il Castello di Baia
Rappelling down cliff below Baia Castle
Copia dell’iscrizione di Scalandrone al Museo del Castello di Baia
Copy of the Scalandrone inscription in the Baia Castle Museum
The Baia Castle, seat of the Archaeological Museum of the Phlegraean Fields, has remarkable underground structures, both from the Roman age and from the Castle building periods (15th-17th century).
The Museum houses a copy of an inscription relating to the Augustan Aqueduct, which is located inside a little-known gallery in Scalandrone. The inscription shows a date corresponding to December 30th, 10 AD. Thanks to the support provided by the Naples public water company A.R.I.N (presently A.B.C), we were able to to celebrate the two thousandth anniversary of the inscription on 30/12/2010.
In 2010, using rope techniques, we reached two Roman cisterns located in the cliff below the castle, together with cavers from the Italian Alpine Society in Naples.